Cos’è la vitamina C e perché è importante
La vitamina C, o acido ascorbico, è una molecola idrosolubile essenziale per il corpo umano. Non possiamo produrla né accumularla: serve assumerla ogni giorno, in piccole quantità ma con regolarità.
La sua funzione principale è da antiossidante naturale: protegge le cellule dallo stress ossidativo e dai danni dei radicali liberi. È anche coinvolta nella produzione di collagene, nella guarigione delle ferite, nel rafforzamento del sistema immunitario e nell’assorbimento del ferro.
Senza complicare troppo: la vitamina C è uno dei tasselli più semplici ma potenti del puzzle della salute.
Come agisce nel corpo
Nel sangue, la vitamina C lavora in squadra con altri antiossidanti come la vitamina E e il glutatione. Rigenera e stabilizza queste molecole, migliorando la resilienza del corpo allo stress — fisico, metabolico e infiammatorio.
In più, aiuta a mantenere i vasi sanguigni elastici e a ridurre l’ossidazione del colesterolo LDL, favorendo la salute cardiovascolare: un aspetto spesso sottovalutato.
Benefici principali della vitamina C
I benefici più noti riguardano la prevenzione delle infezioni e il mantenimento della pelle in salute. Ma il suo ruolo va ben oltre il raffreddore.
- Sistema immunitario: riduce la durata dei sintomi di infezioni comuni, anche se non previene le malattie.
- Pelle e tessuti: partecipa alla sintesi del collagene, utile per pelle tonica, gengive sane e cicatrizzazione ottimale.
- Cuore e arterie: contribuisce a limitare i danni da radicali liberi, migliorando i meccanismi di prevenzione cardiovascolare.
- Assorbimento del ferro: ne aumenta la biodisponibilità, utile soprattutto in chi segue diete povere di carne o è soggetto ad anemia.
- Stress e recupero: negli sportivi e nei periodi intensi, riduce la fatica ossidativa e sostiene il sistema immunitario.
Un aiuto “senza fatica” nella quotidianità
La vitamina C si trova in moltissimi alimenti comuni: non serve un piano complicato. Basta inserire frutta e verdura fresca in modo costante, come arance, kiwi, fragole, peperoni, cavoli, rucola.
È una strategia sostenibile e a lungo termine, non una cura lampo stagionale.
Fabbisogno e dosaggio di vitamina C
Il fabbisogno varia con età, sesso e condizioni fisiche. In media, gli LARN italiani consigliano:
- Adulti: 85–105 mg/die
- Fumatori: +35 mg/die (il fumo aumenta lo stress ossidativo)
- Donne in gravidanza/allattamento: fino a 120 mg/die
Integratori: quando servono davvero
La maggior parte delle persone non ha bisogno di integratori, se l’alimentazione è varia.
Ma possono essere utili:
- in fumatori o forti stress ossidativi;
- in sportivi con allenamenti intensi;
- in diete restrittive o periodi di malassorbimento intestinale.
Attenzione però alle dosi: oltre 1000–2000 mg/die, il corpo elimina l’eccesso con le urine ma possono comparire disturbi gastrointestinali (nausea, diarrea, acidità).
Nessuna pillola compensa una dieta squilibrata: il contesto resta la chiave.

Alimenti ricchi di vitamina C
Ecco una breve lista utile (mg per 100 g di alimento, valori medi):
| Alimento | Vitamina C (mg/100 g) |
|---|---|
| Peperoni rossi crudi | 160 |
| Kiwi | 85 |
| Fragole | 54 |
| Arance | 50 |
| Broccoli cotti | 45 |
| Prezzemolo fresco | 150 |
| Cavolo riccio | 120 |
Come preservarla al meglio
Essendo termolabile e idrosolubile, la vitamina C si degrada facilmente con calore e ossigeno.
Per conservarla:
- preferisci cotture brevi (vapore o wok veloce);
- consuma crudo quando puoi;
- evita di lasciare frutta/verdura tagliate a lungo;
- conserva in frigorifero e al riparo dalla luce.
Un gesto semplice ma efficace nella prevenzione quotidiana, come un piccolo tassello del tuo puzzle di salute.
Carenza ed eccesso di vitamina C
La carenza grave oggi è rara, ma un apporto insufficiente cronico può causare:
- gengive sanguinanti, lividi facili, stanchezza persistente, ferite lente a guarire.
- nei casi estremi, scorbuto, malattia quasi scomparsa ma didatticamente utile per capire quanto sia essenziale questa vitamina.
Quando troppa vitamina C diventa un problema
Un eccesso non è tossico in senso stretto, ma può:
- irritare lo stomaco;
- aumentare il rischio di calcoli renali in soggetti predisposti;
- falsare alcuni esami ematici (es. glicemia).
La dose ottimale è quella che puoi mantenere senza fatica, attraverso abitudini stabili, non quella che “fa effetto” in una settimana.
Vitamina C e salute cardiovascolare
La letteratura scientifica mostra un legame interessante tra adeguato apporto di vitamina C e minore rischio cardiovascolare.
Non parliamo di “cura”, ma di prevenzione integrata nel contesto: la vitamina C contribuisce a mantenere i vasi elastici, ridurre l’infiammazione endoteliale e migliorare la funzione del collagene arterioso.
In altre parole: non salva da sola, ma completa il puzzle di uno stile di vita equilibrato — fatto di alimentazione, movimento e ascolto dei propri segnali.
Conclusione
La vitamina C non è la bacchetta magica dell’inverno, ma una compagna silenziosa di prevenzione.
Ci ricorda che la salute è fatta di costanza, non di estremi: un equilibrio sostenibile, nel tempo, che si costruisce gesto dopo gesto.
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Un saluto dal tuo Nutrizionista del Cuore! ❤️