Mai sentito parlare di fibermaxxing? È il trend che impazza tra creator, dietisti e appassionati di benessere: massimizzare la fibra nella dieta per migliorare digestione, glicemia e controllo del peso. E no, non è solo moda social: ha basi solide.
Cos’è il fibermaxxing e perché ne parlano tutti
La parola chiave è “fibermaxxing”: significa cercare attivamente di raggiungere (o superare) la quota giornaliera consigliata di fibra, attraverso piccoli accorgimenti nei pasti.
Chi lo fa riferisce meno fame, intestino più regolare e maggiore stabilità glicemica durante la giornata. E il bello è che non serve stravolgere la dieta: bastano 3 mosse strategiche.
1. Aggiungi invece di togliere
Inizia con il “+” invece del “-”: più verdure nei panini, più legumi nei primi piatti, più semi nelle colazioni. Ogni cucchiaino di fibra fa volume, rallenta l’assorbimento degli zuccheri e ti fa sentire sazio più a lungo.
2. Cambia cereale, cambia impatto
Prova a sostituire le classiche farine raffinate con cereali integrali veri (avena, farro, orzo). Anche solo la colazione può fare la differenza se passa da biscotti a fiocchi d’avena + frutta.
3. Fai pace con le bucce
Spesso la parte più ricca di fibra è proprio quella che scartiamo: la buccia della mela, della carota, della zucchina. Quando puoi, lava bene e mangia tutto. Il tuo intestino ringrazierà.
Fibermaxxing sì, ma con equilibrio
Attenzione però: più fibra non significa più salute senza limiti. Se non sei abituato, aumenta gradualmente per evitare gonfiore o fastidi. E ricordati sempre di bere: la fibra ha bisogno di acqua per fare il suo lavoro.
Il fibermaxxing non è una dieta, ma una mentalità: cerca la fibra, cercala ovunque. Il tuo corpo la vuole. E in fondo, anche il tuo futuro.
Se hai dubbi su questo argomento, contattami.
Un saluto dal tuo Nutrizionista del Cuore!